Creare un concetto di responsabilità personale per il problema dei rifiuti marini tra tutti i gruppi target, diffondendo l'adozione di buone pratiche
Nessuna soluzione volta a ridurre la presenza dei rifiuti marini può essere adottata senza il coinvolgimento di coloro che vivono o beneficiano delle aree terrestri e costiere. Pertanto, uno degli obiettivi specifici del progetto è lo sviluppo di una campagna transfrontaliera globale volta a ridurre la produzione e la dispersione dei rifiuti marini attraverso l’informazione, l’educazione e la sensibilizzazione dei gruppi target selezionati, nonché ampliando l'adozione di buone pratiche. La campagna sarà incentrata sui turisti e sulle comunità locali con particolare attenzione ai bambini, rafforzando la comprensione dei problema dei rifiuti marini e proponendo la realizzazione di soluzioni efficaci. L'approccio educativo, scientificamente sviluppato, intende favorire un comportamento responsabile nell'area costiera promuovendo cambiamenti comportamentali significativi al fine di affrontare efficacemente il problema della prevenzione e della riduzione dei rifiuti marini.
Inoltre, i pescatori saranno selezionati come gruppo target per la gestione di ML e ALDFG (Attrezzi da pesca abbandonati, persi o altrimenti dismessi) e grazie alla stretta collaborazione con i rappresentanti del settore della pesca sin dalle prime fasi di sviluppo, verranno concepiti prodotti di comunicazione specifici.
Ridurre i rifiuti marini sul fondo del mare Adriatico coinvolgendo il settore della pesca e i FLAG e fornendo strumenti innovativi che sostengano l'attuazione delle pratiche di Fishing For Litter e di raccolta dati.
Il fondale rappresenta uno dei principali luoghi d’accumulo per quanto riguarda i rifiuti nell'ambiente marino oltre a rappresentare una sorgente "nascosta" di microplastiche. Le azioni di pulizia dedicate a questo ambiente sono molto costose e richiedono tempo, tuttavia i pescatori durante le loro attività di pesca possono recuperare notevoli quantità di rifiuti raccogliendoli accidentalmente con le proprie reti insieme ai pesci e ad altri organismi marini commestibili. L'obiettivo del progetto è quindi quello di implementare l’attività di raccolta dei rifiuti marini svolta con l'aiuto dei pescatori durante il progetto De-Fish-Gear. Dati relativi alla quantità, distribuzione, tipologia, composizione polimerica e condizioni di degradazione di rifiuti, in particolare del materiale plastico, verranno raccolti al fine di fornire informazioni utili ai decisori politici e agli scienziati in merito a potenziali sorgenti, processi di dispersione e formazione di microplastiche. Il coinvolgimento del settore della pesca e dei gruppi di azione locale per la pesca (FLAG) in queste attività scientifiche legate al monitoraggio dei rifiuti marini, creerà un positivo e reciproco scambio di informazioni tra scienziati ed i settori produttivi, che contribuirà allo sviluppo di ulteriori politiche e iniziative comuni riguardanti la gestione dell'ambiente marino.
Strumenti innovativi che sosterranno l'attuazione della pratica di pesca dei rifiuti e della raccolta dati.
La mappa dello stato di implementazione del Fishing For Litter è stata concepita per essere uno strumento decisionale a supporto dei decisori politici e delle autorità a livello nazionale e regionale, che riporterà lo stato di tutte le iniziative di FFL lungo la costa adriatica dell'Italia e della Croazia: normative esistenti, problemi amministrativi e/o legislativi, barriere logistiche e soluzioni adottate verranno analizzate nel dettaglio e confrontate per la valutazione. Il progetto svilupperà e testerà anche l'utilizzo di un'applicazione Android di facile utilizzo per la raccolta dei dati riguardanti i rifiuti marini a bordo dei pescherecci raccolti tramite tablet o smartphone. L'applicazione avrà lo scopo di facilitare l'immissione dei dati direttamente dai pescatori a bordo durante la pesca e permetterà di caricare le immagini dei rifiuti marini raccolti per ulteriori dettagliate valutazioni visive offline.
Infine, il progetto fornirà informazioni dettagliate su tipologie e quantità dei rifiuti marini raccolti durante le attività di pesca sotto forma di rapporti scientifici. Ciò fornirà uno strumento aggiuntivo ai decisori, proposto come protocollo di caratterizzazione, per la pianificazione futura della gestione di questa particolare categoria di rifiuti, anche al fine di valutare e studiare il suo potenziale ingresso nel ciclo di riciclaggio dei rifiuti urbani o industriali.
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